Descrizione

Il presente studio è stato l’aggiornamento di uno studio del 1999 che ha permesso una pianificazione degli interventi che nei quindici anni seguenti
ha garantito la pianificazione e realizzazione di una serie di opere che hanno messo in sicurezza dal punto di vista idraulico molte aree a forte rischio. Ad oggi permangono alcune ulteriori situazioni di potenziale rischio idraulico per alcune zone segnalate dell’Amministrazione comunale: con il presente aggiornamento esse sono state analizzate e si è data per ognuna una o più ipotesi di soluzione.

Dai sopralluoghi effettuati si è potuto constatare, situazione ormai diffusa non solo a Martignacco, una generale incuria del territorio, con la scomparsa di percorsi e di canalizzazioni per la raccolta e il deflusso delle acque piovane, solo per guadagnare qualche metro quadro di terreno seminativo, o, cosa ancor più grave, l’interruzione di fossati di grande capacità e profondità per creare dei passaggi da un fondo all’altro.
Inoltre l’immissione di alcuni fossati nelle reti fognarie, se compatibile con eventi meteorici “normali”, determina evidentemente una commistione pericolosa in situazioni di carattere eccezionale.

L’individuazione dei bacini idraulici è stata condotta dallo studio della carta tecnica regionale (CTR) implementata con le acquisizioni LIDAR (acronimo dall’inglese Light Detection and Ranging o Laser Imaging Detection and Ranging), che è una tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser, messo a disposizione dalla Protezione Civile della Regione. Le acquisizioni sono state elaborate tramite software GIS, ed hanno permesso una definizione di dettaglio delle curve di livello. Sulla base di queste sono stati definiti compiutamente i bacini e verificati successivamente anche tramite sopralluoghi in campagna.

Per ogni problematica è stata quindi data una proposta di soluzione, restituita in mappa e quantificata economicamente.